Basilica
di San Martino;P.zza
Plebiscito: dedicata al patrono della città, iniziata
nel 1743, è stata completata nel 1763. L'altezza della
facciata, 42 metri, è la sua caratteristica più
importante. L'interno è ad una sola navata è
a croce latina. Da ammirare è l'Altare Maggiore del
XVII secolo, in marmo policromo, con una statua del 500 di
S. Martino in abito episcopale e due statue, ai suoi lati,
che rappresentano la Carità e la Liberalità.
Nella cappella del Santissimo Sacramento troviamo l'Ultima
Cena del Carella, che rappresenta uno dei momenti più
intensi della sua produzione pittorica.
Chiesa di San Antonio; P.tta
di S. Antonio: di struttura gotica quattrocentesca, sul fianco
destro della chiesa si erge il campanile di stile veneziano;
all'interno si possono ammirare le sculture in pietra di Stefano
di Putignano e sull'altare maggiore la bella tela settecentesca
di L. Olivieri.
Chiesa di San Domenico; Via
Principe Umberto: ha una grande e ricca facciata barocca composta
da elementi decorativi fantasiosi, come le splendide cariatidi
della cornice d'angolo. La chiesa fu costruita nel 1746 su
disegno del frate Antonio Cantalupi. Accanto alla chiesa,
il grande cortile gotico resto di un convento domenicano (
chiostro di S. Domenico ).
Chiesa
del Carmine; Via Pergolesi: eretta fra il 1727 e
1758, di stile barocco la facciata movimenti ondulati e nicchie
ai lati del portale. La cupola ottagonale con finestra centrale
prospetta all'interno una suggestiva e particolare luce. Sull'Altare
Maggiore è conservata una grande tela del De Mauro
(XVIII); sul primo altare, a destra entrando, la Madonna della
Libera di Giovanni Caramia (XVII secolo). Su un altro altare
troviamo un superbo crocifisso di Vespasiano Genoini.
Chiesa di San Francesco D'Assisi;
P.zza Mario Pagano. Iniziata nel 1690 e ultimata nel 1718
dai frati Minori Conventuali, presenta sulla facciata una
severa navata barocca .L'interno con i suoi otto altari in
pietra, rappresentano l'alta maestria dei suoi scalpellini
dell'epoca. Due belle tele del De Mauro sul primo e ultimo
altare arricchiscono l'interno della chiesa.
Chiesa di San Francesco di Paola;
P.zza S. Francesco di Paola: fu eretta con il convento dai
frati dell'ordine dei Minimi agli inizi del XVII secolo sull'area
di un'antica cappella bizantina dedicata alla Vergine di Costantinopoli,
di cui restano alcune colonne con capitelli nell'area presbiteriale.
La facciata presenta un elegante portale decorato con motivi
floreali, l'interno è a tre navate e sull'altare dell
navata di destra si può la statua lignea del "
Cristo della Colonna" di Cesare Penna, grande scultore
leccese.
Chiesa e Oratorio del Monte Purgatorio
; P.zza Pelbiscito: costruita
nel 1649, dallo stile architettonico intermedio tra medioevo
classiccheggiante e barocco. All'interno un'ampia sala dominata
dall'altare Maggiore in pietra lavorata, con la statua della
Vergine. Sul coro si conserva ancora intatto un delizioso
organo a mantice, opera del leccese Francesco Giovannelli.
Nella sala superiore, un contro soffitto in legno di autore
ignoto rappresenta anime purganti, un orchestrina di Putti
e una Deposizione. La grande campana fusa a Gallipoli dal
De Napoli nel 1652 completa di ricco arredo della chiesa.
Chiesa San Vito dei Greci;
Via Ignazio Ciaia: è una delle più grandi cappelle
della Martina medioevale, forse della fine del XIII secolo.
Rimane intatta la spaziosa facciata a bugnato, terminante
con un campanile a vela a tre fornici del XV secolo.
Chiesa
San Nicola dei Greci; Via Cairoli: risale alla nascita
della città (XIII secolo) e si presenta come il più
puro esemplare di architettura sacra popolare locale. Il tetto,
a falde rialzate e incrociate dalle chianche, prospetta l'agile
campanile a vela ad un fornice. L'impianto interno della chiesa
è a croce greca; le decorazioni pittoriche interne,
a successivi strati, hanno subito dei restauri, ultimo quello
di Francesco Carella che risale al 1802.
Conservatorio
Santa Maria della Misericordia; Vico Monacelle: il
complesso conventuale fu realizzato intorno al 1725 per volontà
di Aurelia Imperiali, moglie di Petracone V Caracciolo, per
accogliere fanciulle orfane. Nella piccola cappella settecentesca,
con l'altare maggioredalla struttura spagnolesca, a retablo
, si venera la preziosa reliquia del Volto Santo, tratto dall'originale
che si trova in S.Pietro,a Roma.
Convento delle Agostiniane (ora
Salesiane); Via Capponi:Si tratta del più importante
complesso conventuale femminile di Martina. Sorse agli inizi
del XVII secolo sull'area di uno dei quattro originari casali,
quello longobardo. Il monastero è dominato da un lungo
loggiato, ornato da statue di angeli e fiaccoloni, splendido
il chiostro dalla struttura rinascimentale. La grande Cappella,
dall'incantevole portale, rappresenta uno dei più altiesempi
di decorazione rococò a Martina e presenta ,inoltre
dipinti in gran parte di Domenico Carella. Il piccolo coro
ligneo superiore è un autentico gioiello con pitture
a motivi floreali .
Chiesa di San Antonio ai Cappuccini
(Valle d'Itria); il grande complesso archittettonico conventuale
sorse ad opera dei Padri Cappuccini verso la fine del cinquecento:
L'interno della chiesa conserva un'autentica piccola pinacoteca
con dipinti che vanno dal XVI al XVIII secolo. Di grande interesse
il pulpito ed i numerosi altari lignei con tarsie colorate
in legno di bosso,acero e noce .