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LO
SPLENDIDO PAESAGGIO DELLA MAGICA VALLE DEI TRULLI. |
La Valle
d'Itria è circondata da Martina Franca,
Locorotondo e Cisternino, naturali balconi da cui si
ammira un paesaggio caratterizzato da residui lembi di querceti
e di vegetazione mediterranea.
Valle è un termine usato impropriamente
poiché si tratta di una zona carsica in cui si alternano
poggi e avvallamenti cosparsa di antiche costruzioni denominate
trulli ed ha una varietà di bianche masserie.
Il nome di "Valle d'Itria" probabilmente
deriva dal culto orientale di monaci basiliani della Madonna Odegitria
(per noi Santa Maria d'Itria o d'Idria) protettrice dei viandanti,
i quali disseminando la Puglia di insediamenti
rupestri fondarono nella vallata, sfruttando un ricovero naturale,
un sito monastico dove fu trovato un affresco raffigurante la
Madonna Odegitria.
L'ambiente agrario, che interessa parte della valle d'Itria
è stato modellato dai braccianti divenuti proprietari nel
secolo scorso grazie a particolari condizioni socio-politiche.
A loro il merito di aver trasformato una natura arida e rocciosa
in zona fertile.
Fra le principali colture la viticoltura occupa una posizione
di primo piano, che alla fine del '900 sfiorava addirittura una
superficie pari al 48% di quella agraria. Seguirono gli anni della
gravissima infezione della filossera, che annientò tutte
le viti pugliesi con danni inestimabili. Negli anni successivi
fu impiantata la nuova vite.
Tra le coltivazioni di cereali prevalgono: il
grano tenero, l'orzo l'avena e il foraggio, tra le leguminose
locali sono diffuse le fave, fagioli, ceci, piselli e
lupini. Fra le specie legnose si segnalano il mandorlo,
il ciliegio ma sopratutto l'ulivo da
cui si ricava un ottimo olio.
Rilevanza storica ha rivestito una pianta arborea: il fico, che
ha svolto nell'alimentazione un ruolo di primaria importanza.
Tra le sue molteplici varietà si segnalano il Dottato e
il Brociotto, bianco o scuro.
La flora del territorio della Valle d'Itria
è caratterizzata dal fragno,
varietà quercina che cresce maestosa e spontanea in boschetti
puri o misti con la roverella o con il leccio.
Tra specie arboree spontanee sono presenti il perastro il corbezzolo,
le amarene selvatiche, l'edera. Le erbe spontanee
crescono un pò dappertutto: la ciucuredde, la avena
fatua, il pungitopo, l'asparago selvatico, il lampagione, la parietaria,
l'ortica, l'origano, la malva e la salvia.
L'ambiente naturale è soggetto alla drastica diminuzione
delle aree boschive a favore delle aree coltivate. |
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Una
Splendita veduta della Valle d'itria,in lontananza la Città
di Cisternino. |
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